Prevenzione
Dal 1922 la Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori dedica senza sosta le proprie energie alla diffusione della cultura della Prevenzione, che oggi resta l’arma più efficace per vincere il cancro. La Prevenzione ci consente di vivere bene e più a lungo: non solo salva la vita impedendo l’insorgenza di una malattia o ritardandone l’evoluzione, ma evita anche la sofferenza e l’utilizzo di farmaci spesso debilitanti.
Si riporta l'Art. 3 - (Scopi e attività istituzionali) dello Statuto Nazionale
1. La LILT opera senza fini di lucro ed ha come compito istituzionale principale la promozione della prevenzione oncologica.
2. La LILT promuove e attua:
- la corretta informazione e l’educazione alla salute e alla prevenzione oncologica;
- le campagne di sensibilizzazione rivolte alle persone ed agli organismi pubblici, convenzionati e privati, che operano nell’ambito sociosanitario e ambientale;
- le iniziative di formazione e di educazione alla prevenzione oncologica, anche nelle scuole e nei luoghi di lavoro;
- la formazione e l’aggiornamento del personale socio-sanitario e dei volontari;
- la partecipazione dei cittadini e delle diverse componenti sociali alle attività della LILT;
- gli studi, l’innovazione e la ricerca in campo oncologico;
- le attività di anticipazione diagnostica, l’assistenza psico-sociosanitaria, la riabilitazione e l’assistenza domiciliare, anche attraverso le varie espressioni del volontariato, nel rispetto della normativa concernente le singole professioni sull’assistenza sociosanitaria.
3. Nel perseguimento degli scopi sociali la LILT collabora e si coordina con:
- le amministrazioni, le istituzioni, gli enti e gli organismi nazionali, regionali e Provinciali che operano nell’ambito socio-sanitario, ambientale e della prevenzione oncologica in particolare;
- le istituzioni, gli enti e gli organismi che operano a livello internazionale in campo oncologico, nelle relative attività di studio, di innovazione e di ricerca;
- le istituzioni scolastiche, i club, i sodalizi e le associazioni di servizio, le organizzazioni sindacali e imprenditoriali, le Forze Armate.
4. La LILT cura la raccolta del supporto economico pubblico e privato per il perseguimento degli scopi statutari.
5. La LILT può costituire, nel rispetto della normativa vigente, una Fondazione non avente scopo di lucro, per il perseguimento, il finanziamento, la promozione ed il supporto alle proprie attività istituzionali.
Prevenzione Primaria
E’ l’individuazione dei fattori di rischio che possono generare l’insorgenza del cancro, la riduzione o eliminazione. Si attua attraverso una corretta informazione e l’educazione sanitaria.
Per questo la LILT sostiene il Codice Europeo contro il Cancro redigendo una serie di opuscoli dedicati ai corretti stili di vita, ai principali fattori di rischio e ai tumori piu diffusi.
LILT per la prevenzione primaria
Da circa un secolo la LILT è impegnata a diffondere la cultura della prevenzione come metodo di vita con campagne di sensibilizzazione ad ogni livello ed operando nelle scuole con modelli educativi innovativi, coinvolgendo ragazzi, docenti e famiglie con corsi di formazione e/o aggiornamento per dirigenti, docenti scolastici e “referenti alla salute”.
Il protocollo d’intesa stipulato dalla LILT con il Ministero dell’Istruzione, dell’Università permetterà alla LILT di essere il punto di riferimento nazionale della prevenzione dei tumori.
La LILT si avvale del welfare sociale con la linea verde SOS LILT – 800998877.
La grande disponibilità di cibo e la sempre più diffusa sedentarietà hanno modificato i nostri stili di vita determinando l’aumento dell’incidenza di alcune delle principali patologie quali:
- i tumori;
- le malattie ischemiche e cerebrocardiovascolari;
- il diabete;
- l’artrosi;
- l’osteoporosi;
- la litiasi biliare;
- lo sviluppo di carie dentarie;
- il gozzo da carenza iodica;
- l’anemia da carenza di ferro.
Secondo l’American Institute for Cancer Research (AICR) oltre il 30% dei tumori è direttamente riconducibile all’errata alimentazione, intesa sia in termini quantitativi che qualitativi.
Una larga percentuale dei tumori sicchè potrebbe essere prevenuta semplicemente con una dieta corretta ed una scelta mirata degli alimenti.
La salute si conquista così innanzitutto a tavola, imparando sin da bambini le regole del mangiare sano. La corretta alimentazione è fondamentale per una buona qualità della vita e per invecchiare bene.
Il tradizionale modello alimentare mediterraneo è ritenuto uno dei più efficaci per la protezione della salute. La dieta mediterranea è sinonimo di equilibrio perfetto e corretta proporzione fra i vari nutrienti:
- proteine 15%;
- carboidrati 60%;
- lipidi 25%.
Sulla base di tale modello è stata realizzata la piramide alimentare, utile per comprendere l’importanza dei vari alimenti e la quantità giusta da assumere.
L’obesità è la conseguenza di uno squilibrio tra l’assunzione, l’immagazzinamento ed il dispendio di energia; cioè, l’energia introdotta è maggiore di quella spesa. Il risultato è un eccessivo aumento di peso che comporta non solo un disagio psicologico, ma sfocia anche nello sviluppo di malattie croniche.
Le cause
Ambientali e Sociali:
- cattive abitudini alimentari derivanti da influenze culturali, familiari, educazionali ricevute dall’individuo, soprattutto durante l’infanzia;
- vita sedentaria: l’uso smodato dell’automobile e degli ascensori, l’abbandono dei lavori faticosi, l’automazione nell’industria, poco tempo dedicato allo sport;
- incapacità di resistere di fronte ad una costante offerta di cibi ipercalorici: le diete ad elevato tenore di grassi non solo rendono i cibi più appetibili, ma stimolano meno il senso di sazietà rispetto a diete ad elevato tenore di carboidrati-fibre;
- consumo di cibi e bevande da “fast-food”.
Biologiche:
- predisposizione genetica: in caso di genitori entrambi obesi, la probabilità di diventare obesi aumenta di 5 volte;
- iperfunzionalità surrenale (sindrome di Cushing) e diabete mellito di tipo 2 sono associati all’obesità.
Psicologiche:
- dipendenza da cibo considerato come valvola di sfogo;
- alimentazione compulsiva e ansiosa dovuta a stress emotivi, depressione, insicurezza, inadeguatezza.
I danni alla salute
Obesità e sovrappeso sono condizioni associate a morte prematura ed ormai universalmente riconosciute come fattori di rischio per le principali malattie croniche:
- tumori a carico di diversi organi: endometrio, ovaio, mammella, collo dell’utero, prostata, colon retto, cistifellea, pancreas, fegato e reni;
- malattie cardiovascolari;
- ipertensione;
- diabete mellito di tipo 2;
- alterazioni della funzionalità tiroidea;
- malattie dei reni;
- malattie della cistifellea;
- disagio psicologico (depressione, isolamento).
disagio psicologico (depressione, isolamento).
Come si previene
Il modo migliore per contrastare questa epidemia è prevenirla, sia perché le terapie contro l’obesità hanno ad oggi scarsi successi e sia per evitare la gravità delle complicanze legate al sovrappeso.
È sufficiente controllare il proprio peso, evitando che superi i livelli a rischio, ed optare per tre semplici comportamenti:
- adottare abitudini alimentari corrette, con un’alimentazione moderata, bilanciata e distribuita durante l’arco di tutta la giornata: meno grassi e zuccheri, più frutta e verdura;
- non credere alle pubblicità ingannevoli che propongono perdite di peso in breve tempo senza rinunciare alle proprie abitudini alimentari;
- aumentare i livelli di attività fisica, praticando sport e vivendo in modo meno sedentario: un adulto dovrebbe impiegare almeno trenta minuti al giorno in attività fisica moderata; i bambini almeno sessanta minuti ogni giorno. Secondo recenti ricerche, una regolare attività fisica moderata può allungare la vita di una persona di 3-5 anni: più dispendio energetico, più uscite caloriche.
Lo stile di vita delle società occidentali è, purtroppo oggi, caratterizzato da un progressivo aumento della sedentarietà.
L’importanza di una costante e regolare attività fisica è utile per allontanare il rischio obesità e prevenire molteplici patologie. Alcuni studi attestano che le persone fisicamente attive hanno un’aspettativa di vita superiore di oltre 6 anni rispetto ai cosiddetti sedentari.
Infatti, secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, la pratica di un’attività sportiva o motoria ha effetti benefici sullo stato di salute: 30 minuti al giorno di attività fisica moderata, corrispondenti più o meno a 10.000 passi per ottenere benefici per la salute. Se non fosse possibile dedicare del tempo allo sport, è sufficiente nell’arco della giornata adottare piccoli accorgimenti:
- prendere i mezzi pubblici per andare al lavoro;
- scendere una fermata prima della destinazione;
- passeggiare durante le pause lavorative;
- utilizzare le scale invece dell’ascensore.
Se si riesce ad inserire lo sport fra i propri impegni, è utile sapere che non tutti gli sport devono essere svolti con la stessa frequenza settimanale.
Osservare queste regole permetterà tra l’altro:
- di bruciare calorie e raggiungere gradualmente, il peso forma;
- di ridurre ed alleviare le tensioni accumulate, tendendo ad un benessere anche psicologico;
- di aumentare la consapevolezza della propria salute conquistando, inoltre, una maggiore autostima e autocontrollo.
- solo nel nostro paese il fumo è considerato il responsabile di circa il 30% delle morti per tumore;
- nel mondo, secondo un recente studio firmato da esperti della Cancer Research Epidemiology Unit dell’Università di Oxford, il 75% dei casi di cancro alla cavità orale, alla faringe e all’esofago può essere attribuito al consumo di tabacco e la percentuale si innalza ad oltre l’80% per il tumore ai polmoni;
- il consumo di tabacco aumenta la probabilità di essere colpiti dal cancro ai polmoni dalle trenta alle sessanta volte.
- l’infarto;
- l’ictus;
- le broncopneumopatie croniche ostruttive.
Il consumo di alcol in Italia, secondo i dati elaborati dal Ministero della Salute, vede una riduzione del consumo di vino durante i pasti, ma registra un progressivo aumento di consumo di bevande alcoliche occasionale e al di fuori dei pasti, soprattutto da parte dei giovani, determinando una condizione ancora più dannosa per le patologie e le problematiche correlate. Secondo i dati acquisiti dall’ ISTAT, nel corso del 2016, ha consumato almeno una bevanda alcolica il 64,7% degli italiani di 11 anni e più (pari a 35 milioni e 171 mila persone), con prevalenza maggiore tra i maschi (77,3%) rispetto alle donne (52,9%). Il 21,4% dei consumatori (11 milioni 641 mila persone) beve quotidianamente, di cui il 32,4% tra i maschi e l’11,2% tra le donne.
(Fonte RELAZIONE DEL MINISTRO DELLA SALUTE AL PARLAMENTO SUGLI INTERVENTI REALIZZATI AI SENSI DELLA LEGGE 30.3.2001 N. 125 “LEGGE QUADRO IN MATERIA DI ALCOL E PROBLEMI ALCOL CORRELATI” )
Il consumo di bevande alcoliche può determinare un maggior rischio di sviluppare il cancro. Le patologie correlate più diffuse sono: cavità orale, faringe, laringe, esofago, colon-retto, pancreas, fegato, e, per le donne, seno.
Prevenzione Secondaria
Consiste nella diagnosi sempre più precoce, cioè in esami diagnostici volti a individuare formazioni precancerose o tumori allo stadio iniziale. L’obiettivo è ridurre la mortalità, migliorare la qualità della vita del malato oncologico e l’invasività dei trattamenti clinico-sanitari.
Per questo la LlLT è impegnata su 2 fronti:
- campagne di sensibilizzazione di genere: “LILT for Women Campagna Nastro Rosa” , “Percorso Azzurro”, “Se hai cara la Pelle” durante le quali le Associazioni Provinciali offrono visite mediche per la diagnosi precoce;
- esami diagnostici per diversi tipi di tumore, promossi anche presso i circa 400 ambulatori LILT presenti su tutto il territorio nazionale.
Prevenzione è vivere, è sinonimo di volersi bene. La salute è un bene prezioso e il nostro comportamento è l’arma di difesa per difenderla efficacemente.
Screening è un termine inglese che significa “selezione”. Gli esami di screening oncologici sono semplici test, accurati e non invasivi, che consentono di poter diagnosticare anticipatamente un tumore e perseguire una vita serena e più salutare.
Il loro obiettivo è individuare la malattia nella sua fase iniziale, al fine da poterla vincere facilmente. Oggi esistono 3 programmi di screening oncologici rivolti alle fasce di popolazione considerate a rischio: lo screening del tumore della mammella, della cervice uterina e del colon retto.
Screening del tumore della mammella
Il tumore della mammella è la neoplasia più frequente nel sesso femminile, colpendo 1 donna su 8. Ma è anche la forma di tumore che può essere scoperta precocemente, grazie alla mammografia, e quindi più guaribile. Si prevede che la mammografia venga eseguita ogni 2 anni, a partire dai 50 anni (sino a 69), e consiste in una radiografia alle mammelle. L’esame dura pochi minuti, può essere fastidioso, ma presenta il vantaggio di diagnosticare il tumore quando è ancora di piccole dimensioni. Il regolare ricorso allo screening del tumore della mammella consente di ridurre del 30% il tasso di mortalità da questa forma tumorale.
Oltre alla mammografia, eventualmente associata ad un’ecografia, è importante che ogni donna, a partire dai 25 anni, effettui almeno una volta l’anno l’autoesame del seno:
- porsi in piedi davanti allo specchio;
- osservare ogni singolo seno allo specchio, tenendo le braccia abbassate;
- controllare se ci sono eventuali cambiamenti di grandezza e di forma o alterazioni della cute e del capezzolo;
- alzare le braccia e portarle dietro la testa, osservando se ci sono retrazioni della cute o del capezzolo;
- sdraiarsi, meglio se su un piano rigido, portando il braccio sotto la testa dalla parte del seno da esaminare. Scorrere dolcemente le dita ben tese e la mano piatta sul seno con piccoli movimenti dall’esterno verso l’interno;
- eseguire gli stessi movimenti per l’altro seno.
Screening del tumore della cervice uterina
Il tumore della cervice uterina è una forma tumorale in netto calo negli ultimi anni, sia per frequenza che per mortalità (-75%) e ciò grazie soprattutto alla diagnosi precoce ed alla coscienziosa sensibilità della donna. Oggi interessa 10 donne su 100.000.
Lo screening oncologico di questa neoplasia riguarda le donne comprese tra i 25 e i 64 anni di età e consiste in un esame semplice e non doloroso da effettuarsi (a giudizio del medico) anche ogni 3 anni: il pap-test.
L’esame consiste nel prelevare, con una spatola, un campione di poche cellule dal collo dell’utero, per essere in seguito analizzato in laboratorio.
Al fine di assicurare risultati attendibili, il test va eseguito:
- ad almeno 3 giorni dalla fine delle mestruazioni e in assenza di perdite di sangue;
- astenendosi da rapporti sessuali nei 2 giorni prima dell’esame;
- evitando ovuli, creme o lavande vaginali nei 3 giorni precedenti il test.
Screening del tumore del colon retto
Il tumore del colon retto è una forma tumorale che colpisce, ogni anno, in Italia, oltre 30.000 persone (uomini e donne) e interessa l’ultima parte dell’intestino (colon retto).
Non presenta particolari sintomi e per questo la diagnosi precoce è estremamente importante perchè si può guarire in un’altissima percentuale di casi. Lo screening consiste in un esame volto alla ricerca di sangue occulto nelle feci, cioè non visibili ad occhio nudo e l’esecuzione di un esame endoscopico (colonscopia, a partire dai 50 anni).
Prevenzione Terziaria
Tratta le problematiche che insorgono durante il percorso di vita di chi ha sviluppato un cancro e si esplica con l’assistenza domiciliare, la riabilitazione psico-fisica, il reinserimento sociale e occupazionale del malato e dei suoi familiari.
La LlLT, attraverso le sue 106 Associazioni Provinciali, promuove esperienze di collaborazione con il S.S.N.
Per questo la LILT ha altresì attivato un Progetto che ha come scopo:
- la ricognizione dell’esistente a livello provinciale;
- la standardizzazione delle procedure secondo linee guida validate;
- l’incentivazione per i vari aspetti riabilitativi;
- la promozione di ricerche cliniche per incentivare e promuovere le best practice in ambito riabilitativo oncologico;
- la formazione degli operatori sanitari occupati nel settore;
- la realizzazione di Master in Riabilitazione Oncologica.
La Prevenzione Terziaria, fa riferimento a tutte le azioni volte al controllo dei postumi derivanti dalla patologia oncologica: accurato controllo clinico-terapeutico.
Da qui la elaborazione di una rete di solidarietà.
Molte Associazioni Provinciali, i rispettivi Punti Prevenzione (ambulatori) mettono a disposizione dei malati di cancro e dei loro familiari un centro di ascolto, forniscono una corretta informazione sulle cure, accompagnano il malato alle terapie (chemio e/o radio), forniscono assistenza domiciliare medico-infermieristica ed assistenza nei casi in cui i pazienti con malattia neoplastica in fase critica e/o avanzata non possano più giovarsi di cure attive e/o l’ospedale non sia in grado di far fronte alle loro molteplici esigenze.
Le Associazioni Provinciali collaborano inoltre con gli Hospice, fornendo informazioni e consulenze su come accedere alle agevolazioni previste dalla legge, organizzano eventi per malati ricoverati negli ospedali, forniscono servizi di riabilitazione psico-fisica.
LILT e il Diritto alla Salute
Raccolta degli articoli di giurisprudenza della rubrica “UBI SOCIETAS, IBI IUS, a cura del Servizio S.O.S. LILT.
Nella Costituzione Italiana la tutela della salute si prefigura come diritto fondamentale dell’uomo nonché interesse della collettività. È l’unico tra i diritti inviolabili (art. 2) previsti dalla Costituzione ad essere definito come ‹‹diritto fondamentale dell’individuo›› (art. 32), dal momento che esso rappresenta il presupposto per il godimento di tutti gli altri diritti inviolabili che la Costituzione stessa prevede…
Scarica il documento: Raccolta degli articoli di giurisprudenza
Aver cura di sé
“Aver cura di sé” è una pubblicazione elaborata con l’intento di aiutare i malati, in maniera semplice e accessibile a tutti, a conoscere i propri diritti e orientarsi fra i percorsi della burocrazia. Utilizzare al meglio le risorse disponibili, evitare le perdite di tempo lamentate dai pazienti per accedere alle tutele previste per loro, agevolare al tempo stesso anche il lavoro delle strutture sanitarie, è l’opportunità che si vuole offrire con questa pubblicazione.
Scarica il documento: Aver cura di sé
Manifesto per i diritti del malato oncologico
La LILT in collaborazione con Adapt – Fondazione Marco Biagi e Europa Donna si e fatta promotrice del Manifesto per i diritti del malato oncologico il cui principale obiettivo e ampliare le tutele del lavoratore affetto da malattia oncologica. In Italia infatti sono molti coloro che convivono con il cancro. E’ quindi fondamentale promuovere la tutela medico-psicologica-legale dell’ammalato, e contemporaneamente sensibilizzare i datori di lavoro e la stessa comunità secondo il principio di uguaglianza e di salvaguardia del diritto fondamentale alla salute come previsto dalla nostra Costituzione (artt. 1, 3, 4, 32 e 38).
Scarica il documento: Manifesto per i Diritti del Malato Oncologico
Codice europeo contro il cancro
L’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC), ente dell’Organizzazione Mondiale della Sanità specializzato in oncologia, ha presentato la nuova edizione del Codice Europeo contro il Cancro recepita dal Ministero della Salute che prevede 12 suggerimenti basati sulle migliori evidenze scientifiche disponibili per l’adozione di stili di vita sani.
Le dodici azioni quotidiane anticancro
- Non fumare. Non fare uso di tabacco
- Non fumare in casa. Appoggia le politiche contro il fumo sul luogo di lavoro
- Fai in modo di mantenere il peso corporeo salutare
- Sii fisicamente attivo tutti i giorni. Limita il tempo che trascorri seduto
- Segui una dieta sana:
- Mangia principalmente cereali integrali, legumi, verdura e frutta
- Limita i cibi ad alto contenuto calorico (cibi con alto contenuto di zuccheri e grassi) ed evita le bevande zuccherate
- Evita la carne conservata; limita la carne rossa e i cibi ad alto contenuto di sale
- Se bevi alcolici, limitane l’assunzione. Per la prevenzione del cancro non è consigliabile bere alcolici
- Evita lunghe esposizioni al sole, con particolare attenzione ai bambini. Usa le protezioni solari. Non utilizzare lampade solari
- Sul luogo di lavoro, proteggiti dall’esposizione ad agenti cancerogeni seguendo le istruzioni in merito alla sicurezza
- Controlla se in casa sei esposto ad alti livelli di radiazioni radon. Attivati per ridurre i livelli di esposizione al radon
- Per le donne:
- L’allattamento riduce il rischio di cancro nella donna. Se puoi, allatta il tuo bambino
- La terapia ormonale sostitutiva (HRT) aumenta il rischio di alcuni tipi di cancro. Limita l’uso dell’HRT
- Assicurati che il tuo bambino sia vaccinato per:
- Epatite B (per i neonati)
- Papillomavirus – HPV (per le ragazze)
- Aderisci ai programmi di screening per:
- cancro all’intestino (uomini e donne)
- cancro al seno (donne)
- cancro alla cervice (donne)